“Se non mi faranno giocare sabato… siamo rovinati”. Questa l’intercettazione – riportata dalla “Gazzetta.it” che incastra Giordano Maccarrone, difensore 29enne catanese oggi al Foggia ma la scorsa stagione nel Bisceglie ed ancor prima all’Aquila per due anni stagione dal 2014 al 2016, e Andrea Leanza 39 anni, titolare di un centro scommesse, arrestati dalla Polizia Postale di Catania insieme a Rosario Cavallaro, 39 anni, anche questi catanese, nell’ambito dell’operazione “Corner bet”. Gli investigatori hanno avviato le indagini su un presunto giro di scommesse e di frode sportiva in concorso. Tutto trae origine da una denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania, che lamentava la sottrazione di migliaia di euro, da alcuni suoi conti di gioco on-line, tramite accessi abusivi al sistema da parte di ignoti.
Le intercettazioni e le analisi degli smartphone, non solo degli arrestati, permettevano di accertare l’esistenza di un gruppo criminoso dedito alla realizzazione di truffe, in incontri di Lega Pro della scorsa stagione. Tra le gare certamente prese di mira dal terzetto, spicca Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio. In particolare, Leanza e Cavallaro, titolare dell’agenzia di scommesse il primo e soggetto che beneficiava dei profitti il secondo, grazie alle scommesse realizzate fuori dal territorio italiano, avvalendosi della fattiva collaborazione del calciatore Maccarrone, si adoperavano per alterare l’esito delle gare, ma soprattutto concentravano la loro azione criminosa sul numero dei calci d’angolo, delle espulsioni e ammonizioni. Alla luce delle risultanze investigative raccolte, il PM ha richiesto e ottenuto dal GIP l’ordinanza di custodia cautelativa dei tre.