Mauro Lauri, apre il suo diario e ci racconta l'esercizio di Claudio Del Ciello
Ho avuto il piacere di conoscere, purtroppo solo telefonicamente, uno dei più bravi preparatori dei portieri: Claudio Del Ciello. Spulciando tra i miei numerosi ed amatissimi libri sul calcio, ho trovato un suo esercizio che non ho esitato a mettere in pratica con i miei allievi. Oggi ve lo voglio suggerire, Del Ciello scrive nel suo libro “Ottimizzazione dell’allenamento del portiere nel settore giovanile”:
Esercizio : “Le due porte ad angolo”
L’allenamento della reattività del portiere è forse il momento più importante di tutta la seduta giornaliera o di una serie di sedute di allenamenti perché, proprio durante gli esercizi per la reattività, si riesce a definire meglio lo stato di forma del portiere. Le esercitazioni che seguono riassumono quasi tutti i gesti tecnici che il portiere deve riuscire a compiere in pochissimi secondi: a pensarci bene è proprio quello che poi succede in partita. Con questo esercizio e le sue varianti si effettuano due tiri in porta ravvicinati per costringere due portieri ad essere pronti all’intervento.
Le due porte sono posizionate ad angolo retto. I portieri non impegnati in porta andranno a posizionarsi in un punto tra le due porte per passare rasoterra un pallone alla volta all’istruttore. L’istruttore deve controllare questi palloni e per poi calciarli ma senza mai indicare prima in quale delle due porte indirizzerà il tiro. Sarà cura dell’allenatore – sempre agendo sui parametri dell’esercizio e sempre tenendo conto degli obiettivi che vuole raggiugere – variare le distanze da dove calciare e la forza con cui calciare (a seconda dell’età dei portieri); variare il numero dei tiri (qualche tiro in più per i grandi, qualcuno in meno per i più piccoli); variare la grandezza delle porte e così via.
Variante
In una prima fase l’allenatore effettuerà prima il controllo e poi il tiro; poi calcerà di prima sul passaggio rasoterra, quindi effettuerà un controllo di petto o di coscia e poi il tiro su un passaggio a mezza altezza; quindi sarà la volta del tiro al volo, del colpo di testa, di pugno ecc.
Una variante importante potrà essere la seguente: in caso di respinta del portiere (cosa molto frequente, data la vicinanza dei tiri), se il pallone torna all’istruttore egli potrà calciare di nuovo verso una delle due porte, sempre senza mai indicare in quale delle due e così via.
Obiettivi tecnici
Senza dimenticare che anche i portieri che passano la palla con le mani all’istruttore compiono un gesto tecnico, nella prima fase dell’esercizio vengono allenati soprattutto la ricerca della bisettrice giusta e del punto di equilibrio, per poi andare ad incidere sempre più sui riflessi, la reattività motoria e la tecnica della parata nelle sue forme – bloccaggio, deviazione, respinta – tutti elementi fondamentali nel bagaglio tecnico del portiere.
MAURO LAURI