"Il cammino fatto registrare dalla squadra ci pone in linea con gli obiettivi d'inizio stagione, anche se in qualche occasione abbiamo pagato dazio alla buona sorte". Parla così Mario Moscarella, presidente (e precursore di una nuova idea di calcio) del Celano Calcio, che approfittando dello stop forzato del campionato, dovuto all'emergenza Coranavirus, ha analizzato l'andamento dei biancazzurri. I 36 punti all'attivo attestano il club castellano nella zona centrale della graduatoria del girone A di Promozione, seppur con una rosa (non va dimenticato) formata in gran parte da elementi che nella passata stagione hanno militato nel torneo di Prima. Come si deve ad un buon timoniere, il massimo dirigente, alla forma preferisce la sostanza:"Il calcio, come la vita, è fatto di sacrifici, responsabilità e duro lavoro. Chi non lo capisce-sottolinea-rientra tra le nostre scelte, probabilmente, non azzeccate".
Innovatore. Già. Il progetto calcistico messo su da Moscarella pone le basi sulla valorizzazione del Settore Giovanile partendo dalle risorse del territorio. Lo stesso, che punta ad abbattere l'idea (passata) di campanilismo, guarda invece di buon occhio la filosofia de "l'unione fa la forza". "Il nostro lavoro-aggiunge Moscarella-pur tra tante difficoltà, logistiche e non, inizia a dare dei risultati". Futuro:"Cercheremo (alla ripresa del campionato) innanzitutto di conquistare quei punti che possano consentirci di raggiungere matematicamente la salvezza; ad obiettivo centrato inizieremo a pensare al Celano che verrà. Con dirigenti e staff tecnico la sinergia è totale. La strada-conclude- oramai è tracciata".