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"Vista la situazione di emergenza nazionale, riprendere l'attività sportiva dopo 50 giorni di stop non avrebbe senso. Con il campionato fermo dal 1 Marzo, vista anche l'impossibilità di sostenere le sedute di allenamento, sarebbe impensabile, qualora l'attività riprendesse il 5 Aprile, tornare a giocare senza alcuni giorni di preparazione". Così Pierpaolo Zavarella, numero uno dei Nerostellati di Pratola, che ha voluto dire la sua circa lo stop del campionato di Eccellenza (e di tutti gli altri tornei dilettantistici), in seguito all'emergenza coronavirus che ha investito l'intero paese.
"Al termine della stagione regolare-spiega il massimo dirigente peligno-mancano sei giornate e la graduatoria appare delineata, sia nelle zone alte che in quelle meno nobili". Idea di presidente:"Vista la straordinarietà del caso, a mio avviso, andrebbe omologata l'attuale classifica, lasciando soltanto una promozione ed una retrocessione. Questa scelta, sicuramente, partorirà degli scontenti, ma l'emergenza con la quale dobbiamo fare i conti va al di là del calcio". Situazione di stallo:"L'incertezza del momento-sostiene Zavarella-vedrà le società andare incontro a problemi economici (mancati incassi, sponsor che verranno meno), organizzativi e gestionali". Cosa fare? "Fermare qui il campionato e dare a tutti i club la possibilità di organizzarsi direttamente per la prossima stagione, sarebbe scelta figlia del buon senso".
