• Classifica
  • Non sono presenti dati sulla classifica
  • Risultati ª giornata —
  • Non sono presenti dati sui risultati
  • 1ª giornata —
  • Non sono presenti dati sul prossimo turno!

Il Gran Sasso-Acconcia avrà la cabina stampa: ci volevano i tifosi

Può sembrare strano, ma il perché il calcio aquilano fino al 2018 non funzionava a dovere lo si può percepire anche dalle piccole cose.

Dopo ben cinque anni il Gran Sasso-Acconcia avrà finalmente una cabina stampa. L’Aquila calcio ha reso noto che mercoledì 6 ottobre la nuova cabina verrà inaugurata e intitolata alla memoria del noto giornalista de Il Messaggero Alessandro Orsini. Alleluia verrebbe da dire.

Lo stadio venne inaugurato il 5 settembre del 2016 nella gara tra i rossoblu contro il Monterosi. Presente anche l’allora sindaco Massimo Cialente, che rilasciò queste esternazioni ai microfoni di Enrico Giancarli: “Ci abbiamo messo un po’ di tempo per aprirlo perché volevamo che fosse il primo Comunale senza barriere e poi perché le cose con me o si fanno benissimo oppure non si fanno per niente. Credo che sia un campo di altissimo valore e la città deve essere ambiziosa". Per l'intervista clicca qui. 

Vi erano ancora da svolgere una serie di lavori nella struttura aquilana che poteva tranquillamente considerarsi una sorta di diamante grezzo, anzi grezzissimo. Come Cenerentola che andò al grande ballo con una zucca al posto della carrozza trainata da dei topolini al posto dei cavalli, lo stadio era ancora parzialmente agibile (lo sarà appieno il 15 marzo del 2019 clicca qui), aveva sostanzialmente un antibagno al posto di una sala stampa, dei seggiolini delle panchine più o meno decenti e un tavolino di legno al posto della cabina stampa.

Come mai tutte queste carenze? Menefreghismo o poca cultura calcistica? Forse tutte e due: una bella combo. Si ripete che per quanto tutta questa serie di situazioni possano sembrare non essenziali, sono alla base di una qualsiasi struttura sportiva. Vi immaginate il Mapei Stadium di Reggio Emilia o la Dacia Arena di Udine (due strutture moderne come il Gran Sasso) senza tribuna stampa? A L’Aquila invece l’a, b, c si trasformava in un problema di matematica di difficile risoluzione. Ciò fino a quando ad acquisire il club del capoluogo furono gli stessi tifosi e qualcosa si è finalmente mosso. Così, un po’ come la fata Smemorina che trasformò gli stracci di Cenerentola in degli abiti eleganti, ecco che i tifosi al posto dell’antibagno costruirono una sala stampa professionale, installarono delle nuove panchine e ora finalmente anche una cabina stampa a spese proprie. Il tutto senza bacchetta magica, ma con tanta buona volontà e passione nei confronti di una maglia, di una città e di una struttura che loro considerano come casa propria.

Ci volevano i tifosi per fare tutto questo? Evidentemente si. Il futuro ci darà se questa nuova società potrà perdurare a lungo e magari nel professionismo, ma come scritto all’inizio è da queste piccole cose che si capisce la validità di un progetto ambizioso.

Pierluigi Trombetta