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Clamorosa disfatta dell’Aquila a Città Sant’Angelo che viene nettamente battuta dall’Angolana sul risultato di 3-0. Una scottante battuta d’arresto per il club del capoluogo che avrebbe dovuto continuare sulla scia della prestazione del derby e che invece torna a casa a mani vuote.
Alibi? Se sei L’Aquila e stai in Eccellenza questa parola non esiste, per quanto sicuramente il derby di tre giorni fa (giocato per 96 minuti) avrà tolto le energie e mister Federico Giampaolo ha dovuto giocare senza 4 titolari inamovibili quali Scognamiglio, Bedin, Pejic e Di Ruocco. È tuttavia apparso abbastanza azzardato giocare con un centrocampo a tre pienamente sperimentale come quello andato in scena nella giornata di oggi composto da Ravanelli, Di Norcia e Mantini. Nel 4-3-3, out anche Palumbo, Carbonelli e Acosta con Ranieri in avanti preferito all’argentino e affiancato da D’Ercole e da Tankuljic.
I nerazzurri passano al 21’ quando Farindolini crossa al centro per bomber Miani che centra il bersaglio grosso. Al 47’ sempre il solito Farindolini in versione assistman pesca Farias, l’attaccante di destro sigla il 2-0 di giornata.
Stare sotto di due gol a Città Sant’Angelo era già capitato l’anno scorso, ma L’Aquila di Dario Bolzan nel giro di pochi minuti riuscì a ribaltarla completamente. Non è questo il caso. Giampaolo getta nella mischia Acosta che prende il posto di Tankuljic passando all’attacco a due che aveva cambiato il volto alla gara contro l’Avezzano. Si attende la reazione dell’Aquila e invece ecco il 3-0 dell’Angolana con una punizione di Cichella al 23’. Pe i rossoblù è notte fonda.
Giornata no, ma la situazione di classifica nonostante il brutto ko non è delle peggiori. L’Avezzano ha pareggiato con il Capistrello ed è soltanto a +2 dagli aquilani così come il Giulianova che ha vinto 2-0 contro il Villa 2015 ultimo in classifica.
Voltare subito pagina, leccarsi le ferite e pensare alla sfida contro i giuliesi di questa domenica.
