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Ormai in casa L’Aquila è notte fonda. I rossoblù capitolano sul campo dello Spoltore sul risultato di 0-3.
Diciamoci la sincera verità: il 5-1 contro il Villa non aveva illuso nessuno perché anche contro l’ultima in classifica la compagine aquilana aveva mostrato timore nel giocare e solo grazie all’autorete degli ospiti nella ripresa è riuscita poi ad imporsi con una goleada.
La gara di oggi è la prova del nove che così non si può più andare avanti. A prescindere se sarà una dimissione o un esonero, per il bene di tutti il club trovasse un accordo con la guida tecnica per separarsi. L’Aquila che è ora al quarto posto in classifica a -12 dall’Avezzano e salvo un clamoroso ed improbabile crollo dei marsicani, il campionato è ormai lontanissimo. Se si vuole salvare la stagione e sperare nella promozione in Serie D in altri modi, c’è bisogno di un cambio di rotta.
La partita.
A sorpresa Giampaolo ripropone il 4-2-3-1 con Sparvoli sulla trequarti, Di Ruocco e D’Ercole sulle fasce e Shiba unica punta.
Lo Spoltore passa all’11: cross dalla sinistra, pasticcio della difesa rossoblù, ne approfitta Chiacchiaretta che spedisce la palla in fondo al sacco.
Al 25’ L’Aquila potrebbe pareggiare via penalty, concesso per via della deviazione con mano in area di Zazas sul tiro di Di Ruocco. Ma dagli undici metri lo stesso Di Ruocco si lascia neutralizzare la conclusione da Palena.
Al 30’ lo Spoltore raddoppia con Planamente che dopo essersi fatto respingere il tiro da Bozzi, batte il portiere ospite al secondo tentativo.
L’Aquila che nella ripresa, dopo gli ingressi di Carbonelli e Pejic ci prova a riaprire la partita, ma si ritrova davanti un sontuoso Palena bravissimo a neutralizzare tutti i tentativi del club del capoluogo. A 3 minuti dal termine ecco la terza marcatura locale con la splendida punizione realizzata da Planamente.
Ora si attendono novità da parte della società.
