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L'Aquila ennesima disfatta a Città Sant'Angelo: cronaca e punto

Sarà che tornare a giocare dopo un mese non è mai facile (ciò per tutte le squadre) e sarà anche che la formazione andata in campo era piuttosto sperimentale visti i nuovi arrivati e che molti dei giocatori tornavano a disposizione dopo essere stati fermi perché in precedenza positivi. Fatto sta che L’Aquila a Città Sant’Angelo prende di nuovo tre gol. In quel campo nelle ultime apparizioni la squadra del capoluogo ha subito ben 8 marcature. Nonostante tutte le attenuanti del caso bisognava disputare una prestazione diversa considerando che ad oggi, la Coppa Italia è il principale obiettivo dell’Aquila. Lo stesso tecnico De Feudis nella giornata di ieri aveva affermato che bisognava considerare l’incontro con l’Angolana come una gara secca. La fortuna vuole che per quanto il discorso si è complicato, se L’Aquila può ancora sperare nel passaggio del turno lo deve proprio al fatto che quella odierna non era una gara secca.

Sempre l’attuale allenatore dell’Aquila, ieri aveva sottolineato che i rossoblù sarebbero stati pronti all’incontro (leggi qui) e invece l’approccio è stato dei più sbagliati con due gol presi in 14 minuti. Al 1’ Farias sfrutta un errore di Ponzi e sigla l’1-0. Dopo 14 minuti, il raddoppio: Miani crossa al centro, Falzano smanaccia e Romanucci la butta nella sua porta.

Al 33’ ospiti vicini ad accorciare con il palo preso da Loviso da calcio di punizione. Anche Farias prende il legno da un calcio da fermo, al minuto 41. Nella ripresa dopo 5’ ecco servito il tris con la realizzazione dal limite di Cichella.

La reazione aquilana c’è e al 18’ Saurino pesca Di Ruocco e spedisce il suo diagonale in fondo al sacco. Momento positivo per L’Aquila che dopo un minuto sempre con Di Ruocco colpisce il palo.

Termina 3-1, ora al Gran Sasso per accedere alla finale serve una rimonta.