• Classifica
  • Non sono presenti dati sulla classifica
  • Risultati ª giornata —
  • Non sono presenti dati sui risultati
  • 1ª giornata —
  • Non sono presenti dati sul prossimo turno!

L'Aquila, cosa manca? Fame e calarsi nella categoria, ma il tempo stringe

Dopo il k.o di Cupello, inizia per L'Aquila un momento cruciale di una stagione che per ora ha regalato più delusioni che altro.
I rossoblù tra due giorni sono chiamati alla difficile sfida contro la Torrese con l'intento di vincere e tornare davanti alla compagine di Cristofari. Poi, mercoledì al Fadini c'è la finale di Coppa contro il Sambuceto.

La sessione straordinaria del mercato di febbraio è definitivamente chiusa e sono partiti Sparvoli, Garcia e Falzano, mentre in entrata è arrivato il solo De Chirico. La partenza più dolorosa se vogliamo, è quella di Sparvoli ora a Castelnuovo.

Ma dalla sconfitta di Cupello (in cui era presente lo stesso Sparvoli, così come nelle sconfitte contro l'Angolana e contro lo Spoltore), emerge pienamente quale sia il principale problema del club del capoluogo e non è tanto qualitativo, ma di non essersi calato nella categoria. Questo aspetto emerge sia nelle prime due gare della gestione Lo Re, sia nella gestione De Feudis, sia (e ovviamente)nella gestione Giampaolo.

Non serve neanche sottolineare il divario tecnico e di costi che c'è tra L'Aquila e il Cupello; ciò che invece bisogna puntualizzare, è l'assenza di rivalsa dopo la sconfitta beffa dell'andata. Visto lo 0-1 del Gran Sasso, l'auspicio della piazza era quello di vedere una squadra capace di imporsi nettamente sugli alto vastesi e invece, è uscita fuori l'ennesima prestazione incolore.
Stessa situazione si può intravedere nella gestione De Feudis quando L'Aquila tornò al Petruzzi per affrontare l'Angolana e invece di riscattare la brutta figura fatta in campionato nello stesso campo (finí 3-0 per gli uomini di Rachini), si ritornò nel capoluogo dopo aver subito altre tre reti.

Cosa manca? Forse il vero problema può essere proprio questo. Spesso nelle isole troppo felici non si innescano i giusti stimoli. Si crea una contradditoria teoria dell'assurdo in cui il non fare mancare nulla crea una mancanza di fame di vittorie.
Poi sia chiaro: inutile nascondere che di errori sono stati commessi un po' da tutti, ma ora c'è da invertire la rotta per salvare ciò che ancora può essere salvato e Lo Re sta lavorando su questa direzione.


Non servono prime donne, ma soldati valorosi capaci di fare fronte comune verso un unico obiettivo. Di tempo ne é rimasto ben poco e il treno della Serie D si sta allontanando per la seconda volta consecutiva, ma L'Aquila ha le potenzialità per poterlo riacciuffare e scrivere un finale diverso di un'annata complicata.