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Lo Re: 'Regalo a me? No, a chi sta spalando la neve'

È un mese esatto da quando mister Sergio Lo Re si è seduto sulla panchina de L’Aquila. Una Coppa Italia, 3 vittorie in campionato e una sconfitta. Questo ad oggi il bottino ottenuto dall’ex Amiternina e Nerostellati, che però crede che per ora sia poco funzionante fare questi ragionamenti.

Non si fanno bilanci dopo un mese, ci interessa poco. Regalo a me? Non devono farmi nessun regalo, semmai deve essere fatto alle persone che oggi si sono adoperate per venire a spalare la neve.  Gente che ha fatto sacrifici per far si che domani ci possiamo divertire”.

Domani arriva il Delfino.

L’avversario di domani sarà il Delfino Curi Pescara che all’andata fermò gli aquilani (all’epoca allenati da Federico Giampaolo), sul risultato di 1-1.

Se guardiamo i numeri, Il Delfino è una squadra cinica, per cui mi aspetto un atteggiamento di attenzione che permetta di non concedere neanche un minimo di opportunità. È una squadra che nasconde delle buone qualità. Ha dei giocatori che fanno tanti anni questa categoria, il mister lo conosco bene ed è un esperto dell’Eccellenza. C’è da stare in allerta”.

La squadra potrà lottare su due fronti?

Al tecnico si è chiesto se la squadra visti gli infortuni (in primis quello di Bedin) e le tre partenze per scelte tecniche, può lottare sia in campionato che in Coppa. A tal proposito oggi, il prossimo avversario dei rossoblù nelle fasi nazionali, l’Isernia, è in campo per giocare la finale di Coppa Italia Molise contro il Campomarino. Questo aspetto però non interessa a Lo Re, che sottolinea inoltre che dal mercato non arriverà più nessuno:

Oggi dell’Isernina non ci interessa perché tra 24 ore abbiamo una partita, quando sarà della Coppa ci penseremo, ora no. Il futuro conta poco se poi l’immediato va male. Il discorso numerico è relativo, a fare la differenza è la qualità mentale. I giovani sono in grado di fare anche tre gare a partita. Non creiamo alibi. Sul mercato non arriverà nulla, abbiamo chiuso con Di Matteo”.

A proposito di Di Matteo.

In settimana dal mercato degli svincoli è approdato Luca Di Matteo, il mister rossoblù ha spiegato le sue condizioni:

Dal punto di vista mentale ci può dare tanto e aiutare l’ambiente a crescere. Sta molto bene, sicuramente anche per ambientamento può aver bisogno di un po’ di tempo, ma nel suo curriculum ha 250 presenze tra Serie A, B e C, quindi ha capacità di entrare nel gruppo in un certo modo”.

I giovani.

Un pensiero sul considerare un calciatore un giovane sportivo:

Il discorso di molto giovane è molto relativo. Nel calcio ci sono luoghi comuni e vengono utilizzati a fine gara. In genere si usa fare i complimenti ai ragazzi perché sono andati in campo una banda di ragazzini. È quasi un’auto compiacenza. Io domenica ho chiuso con 6 fuoriquota, ma i fuoriquota hanno 20 anni e se non si gioca a questa età quando si gioca?”.

La rosa.

Brunetti per domani non ci sarà, mentre Scognamiglio sarà a disposizione anche se difficilmente partirà dall’inizio. Molto probabile che si opti per la stessa difesa ammirata contro la Bacigalupo, quindi con Tempestilli al fianco di Colombatti, mentre Massetti e Romanucci potrebbero giocare laterali. In avanti solito ballottaggio tra Shiba e Saurino.

Guerra in Ucrania

A Lo Re è stato chiesto un suo pensiero anche su ciò che sta accadendo in Ucraina. La Lnd, tra l’altro, ha disposto il posticipo di tutte le gare di 5 minuti:

“Ciò che sta succedendo lo ritengo un atto vile, che solo un vigliacco può fare. Io sono al fianco dell’Ucraina, se potessi fare qualcosa lo farei, ma vedo anche l’ipocrisia di altri paesi che dovrebbero stare vicini all’Ucraina. Tutti ne parlano ma nessuno fa niente”.