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Non molto tempo fa abbiamo raccolto in redazione, il disperato appello del calciatore senegalese Abdou Kasse Camara. Il giovane attaccante era in forza al Miglianico, ma ha denunciato l'insolvenza e alcune promesse non mantenute dalla società presieduta da Valeriano Palombaro. Allo stato attuale non c'è stata nessuna schiarita, anzi la situazione non è affatto migliorata, con il giovane giocatore africano che ha dovuto lasciare l'alloggio e al momento non ha una fissa dimora.
Abdou cosa è accaduto ?
"Purtroppo nella giornata di martedi sera, sono andato allo stadio di Miglianico, nel disperato tentativo di riuscire ad avere anche una parte dei soldi che mi spettano, e per parlare con il presidente. Il direttore generale Pantalone Palladinetti mi ha liquidato in malo modo, mandandomi via e dicendomi che non gli importava nulla dei miei problemi"
Ma nessun componente della società ha cercato di mediare in questa situazione ?
"In un primo momento il vice presidente Guido Tinari ha provato a fare qualcosa per farmi rientrare in squadra, ma con quello che era successo, non mi sentivo di tornare in un gruppo non avendo la serenità di cui avevo bisogno. Io ho bisogno dei rimborsi perchè devo aiutare mia madre in Senegal, che è malata e ha bisogno di cure. La loro risposta è stata che dovevo smentire la precedente intervista e solo in quel momento, avrei visto i soldi che mi erano stati promessi, ma io non mi fido di loro, non mi fido più nella maniera più assoluta"
Tu ti sei sempre assunto le tue responsabilità su alcuni fatti che sono accaduti e che ti hanno riguardato
"Si io ho sbagliato ad Ortona, ho sbagliato a farmi espellere in un'altra partita, ho fatto degli errori e non intendo nascondermi nel modo più assoluto. Degli errori che ho commesso me ne assumo la piena colpa, ma io ho il diritto di essere pagato e loro non vogliono aiutarmi nel modo più assoluto"
Prima mi hai parlato anche di altre motivazioni...
"Ho il timore e la paura che possa essere cosi. Il presidente Palombaro mi ha addirittura riferito che la squadra non ne vuole sapere piu di me, che si sono arrabbiati per la mia precedente intervista, ma sono sicuro che non è così, loro non si sono schierati ne con me, ne contro di me, ma alcuni miei ex compagni mi hanno chiamato e scritto perchè preoccupati della mia situazione. Sono stato mandato via al termine di una partita, dove davanti a tutti il direttore sportivo Paolucci, mi ha detto che dovevo lasciare la squadra, si può sbagliare in campo e io posso aver fatto degli errori, ma non sono stato l'unico a farne, però solo io ne ho pagato le conseguenze. Voglio sperare che la società non l'abbia con me perché ho un colore diverso della pelle. Questa sarebbe una cosa bruttissima, Miglianico ha tante persone eccezionali che mi stanno aiutando, sostenendo, ma soprattutto mi danno la possibilità di andare avanti, con gesti piccoli e grandi e sottolineo spontanei, perchè io non vado in giro a fare elemosina. Con i ragazzi della rosa mi sono ben integrato, spero che anche taluni dirigenti abbiamo ben chiaro il concetto della integrazione"
Abdou stai parlando di concetti ed argomenti abbastanza forti, ne sei consapevole ?
"Siamo in un Paese libero, e a fronte di decisioni pretestuose da parte di alcuni dirigenti sto vagliando tutte le ipotesi. Spero che non mi stiano penalizzando perché vengo dal Senegal. Ci tengo a dire che nessuno mi ha spinto a rilasciare queste dichiarazioni, ho agito in totale autonomia e consapevolezza"
Saremmo ben lieti di ascoltare anche la versione del Miglianico, ma a ridosso dell'uscita del primo articolo, la società non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nell'essere una redazione aperta, rinnoviamo pubblicamente l'invito alla dirigenza di contattarci, se vuole precisare qualche aspetto o rilasciare delle riflessioni su questa spiacevole situazione.
Dichiarazione raccolta da Marco Tancredi
