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Diciamolo apertamente con il fine di essere chiari e netti: se L'Aquila dopo i play off non centrasse la Serie D, sarebbe un fallimento sportivo per il secondo anno consecutivo.
Club del capoluogo che dopo aver perso l'Eccellenza a 7 squadre, quest'anno avrebbe dovuto riscattarsi e imporsi su tutte le altre. Invece è andata peggio, visto il terzo posto ottenuto nella stagione regolare, dietro a una squadra che ha investito molto meno come il Giulianova.
Inutile parlare di accordi o biscottate (sempre in generale), perché se all'ultima giornata non si è artefici del proprio destino, la colpa cara L'Aquila è solo la tua. Inoltre, i modi e i toni dell'ultima conferenza stampa di Lo Re vanno rivisti.
Una società che dopo il disastroso girone di andata, mettendoci il cuore, ha cercato in tutti i modi di rinforzare l'organico provando a giocarsi le sue chance, fatto che difficilmente qualche altro club avrebbe fatto visto il -12 dalla vetta.
Sacrifici che punti alla mano hanno trovato raccolti, classifica no. Nel girone di ritorno L'Aquila è la squadra ad aver ottenuto più punti con i suoi 38 ( 6 dalla gestione De Feudis, 32 dalla gestione Lo Re), risultando essere, sempre al ritorno, il miglio attacco e la miglior difesa del torneo. Motivo del terzo posto allora? Sicuramente ha influito l'andata, ma anche nel ritorno, non si è stati pronti ad affrontare un mese di marzo colmo di impegni. La squadra in quel periodo è apparsa stanca (e ci mancherebbe) e ciò ha influito il fatto che la rosa completa in ogni reparto rimodulata a dicembre, non era più tale per infortuni e scelte tecniche prese dopo Cupello (lettura della partita da rivedere). Nei pareggi con Avezzano, Giulianova, Delfino e Angolana e anche nella gara di Coppa con l'Isernia, è mancato quel giocatore decisivo che ti risolve le partite nei momenti di difficoltá.
Non si può però non sottolineare il grosso impegno del gruppo che durante la gestione Lo Re ha sudato la maglia fino all'ultimo come mostra il 3-3 di Villa Vomano (con i rossoblù sotto di 3 gol) o come dimostra il 6-0 di ieri con lo Spoltore e il pubblico lo sta capendo applaudendo in modo scrosciante sia in curva che in tribuna. La forza è nel collettivo visti tra l'altro, che in tanti hanno dovuto giocare fuori ruolo facendo bene. Ora l'atteggiamento deve essere lo stesso nei play off poiché se giocasse come nelle ultime gare, anche in semifinale e poi nel caso in finale, sicuramente qualche possibilità di disputare le fasi nazionali ci sarebbero. Bisognerà vedere poi la condizione atletica della squadra dopo una infinità di partite giocate.
Pierluigi Trombetta
