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Carbonelli che rivelazione: 'Il play mi piace, siamo un gruppo forte'

È sicuramente tra le sorprese del girone di ritorno: L’Aquila ha scoperto un nuovo Tommaso Carbonelli. Sia chiaro, non che le qualità dell’ex Avellino e Lazio non si siano intraviste in precedenza (vedasi il gol straordinario nel match contro il Vasto Marina), ma la sensazione che si aveva che il romano doveva ancora trovare una sua identità.

Utilizzato nel corso della stagione in tutti i ruoli possibili: da mezzala, a trequartista fino all’esterno d’attacco in cui, probabilmente non riusciva a incidere come poteva.

Alla fine, l’intuizione arriva in un momento di necessità, quando il club del capoluogo perde per un grave infortunio Loviso, l’unico regista puro nella rosa (difficile che torni a disposizione domenica). Il 30 marzo contro l’Alba Adriatica Lo Re dopo averlo testato in allenamento, decide di schierare il talentuoso giocatore davanti alla difesa e l’esperimento sortisce gli effetti sperati. Le sue qualità di palleggiatore affiorano pienamente e il centrocampo acquisisce ordine ed equilibro. Le caratteristiche tecniche del centrocampista romano, combaciano alla perfezione con quelle di Pejic e Massetti. Una intuizione simile a quella di Ancelotti ai tempi del Milan con Pirlo o come quella di Zeman con Verratti, con i due giocatori che da trequartisti divennero tra i più importanti play italiani.

Domenica la semifinale play off con la Torrese. Queste le dichiarazioni ad Atuttocalcio.tv di Carbonelli:

Sono molto contento di star facendo bene. Mi piace come posizione perché sto al centro del gioco e tocco molto la palla. Mezzala e play davanti alla difesa sono i ruoli dove mi trovo meglio, specie in quest’ultima posizione ed è molto importante continuare così. Quanto alla gara di domenica è un momento buono perché siamo sull’onda dell’entusiasmo, la nostra fortuna è quella di trovare un gruppo forte e unito. Dobbiamo continuare ciò che abbiamo fatto fino ad ora, dando il massimo”.

Pierluigi Trombetta