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Alessandro-Sarritzu ed un Carbonelli di categoria superiore regalano tre punti all'Aquila. Al Gran Sasso, nel 6°turno di Eccellenza, i rossoblù superano 3-1 la Santegidiese e si tolgono le scorie di coppa. 4-3-3 per la truppa di Epifani, che in terza linea deve rinuciare a Brunetti; il capitano, non al meglio, si accomoda in panchina. Al suo posto schierato Scipioni. Sul fronte vibratiano, il trainer Di Serafino si affida all'esperienza di Rodia, schierato al servizio di Filaggi. In mediana Petronio comanda le operazioni. Arbitra Diella di Vasto.
Pronti via e al 3° L'Aquila passa: Carbonelli se ne va sull'out di destra e dal lato corto dell'area di rigore serve Alessandro, che infila l'1-0. Al minuto 10 ancora padroni di casa pericolosi: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, svetta Scipioni, con la sfera che esce di poco a lato.
Minuto 21, è la volta di Sarritzu: l'esterno offensivo supera un avversario e defilato prova la stoccata che trova l'opposizione di Venditti.
Su capovolgimento di fronte, al minuto 24, gli ospiti vanno vicini al gol: la punizione dalla trequarti battuta da Petronio genera una mischia in area, Filaggi ne approfitta e prova il tiro. Palla sulla traversa.
La legge del calcio, spietata, entra in scena 120 secondi più tardi: Alessando, in percussione centrale, serve Sarritzu, il cui tiro a giro è una sentenza, 2-0. Meno di 10 minuti più tardi e gli uomini di Epifani mandano in archivio la gara: Marchionni accelera sulla sinistra e appoggia in mezzo, con la sfera che, dopo i tentativi di Alessandro e Sarritzu, termina sui piedi di Corticchia. Il filtrante di quest'ultimo per Alessandro non lascia scampo a Venditti: 3-0. Al tramonto della prima frazione la Santegidiese accorcia il passivo: il retropassaggio azzardato di Cassese verso Barbagallo favorisce l'inserimento di Filaggi, che in area si gira e serve l'accorrente Mariani, che supera l'estremo di casa.
Nella ripresa, al 7°, ci prova ancora Sarritzu: sulla fascia di competenza il 19 aquilano non trova ostacoli e al limite dei 16 metri prova il tiro, sfera che lambisce il palo. Carbonelli, come detto, è di un altra categoria e al minuto 23 l'ex Avellino manda in porta Scimia, che però si fa ipnotizzare da Venditti. L'ultima emozione la regala D'Ercole con una conclusione dalla distanza. Al Gran Sasso passa L'Aquila, che tra sette giorni sarà ospite della vice-capolista Ovidiana Sulmona.
