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Maglie senza il consenso, il giudice sportivo soprassiede sul provvedimeto

Il giudice sportivo soprassiede dall'assumere provvedimenti sull'Aquila, in attesa di acquisire ulteriori elementi.
La settimana appena passata é stata molto particolare per L'Aquila non solo come squadra di calcio, ma come città.
I fatti
Il tribunale dell'Aquila ha riconosciuto un concorso di colpa pari al 30 % delle vittime del crollo del palazzo di via di Campo di Fossa dove morirono 24 persone nel sisma del 6 aprile del 2009. Una sentenza shock che ha colpito la sensibilità dell'intera comunità aquilana e non. Per questo motivo, L'Aquila calcio, conosciuta anche con l'appellativo di "squadra della gente", aveva preparato delle maglie comunicative con la scritta "i morti non meritano percentuali" da sfoggiare nella sfida di Sulmona contro l'Ovidiana. Il club aveva intenzione di operare nella piena legalità e aveva chiesto il placet alla Lnd nazionale. Tale istituzione sportiva ha deciso di non autorizzare L'Aquila a indossare le magliette comunicative. La società rossoblù, vista l'importanza del significato delle magliette, ha deciso di andare contro la Lega e di farle indossare ai suoi tesserati ugualmente prima dell'inizio della gara.

Il giudice sportivo come detto in precedenza, non ha ancora sentenziato e probabilmente se ne saprà di più nei prossimi comunicati.