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L'Aquila c'è: il punto dopo il match contro lo Spoltore

 

La sfida del Fadini tra Giulianova e Sulmona vinta dai biancorossi e il match del Gran Sasso tra L’Aquila e lo Spoltore, sono le controprove che il derby del Pallozzi meritava di essere contestualizzato. Allo stesso tempo, il successo contro gli uomini di Di Camillo certifica la forza del club del capoluogo certamente espressa anche in terra sulmonese.

Insomma, come direbbe Guido Meda: L’Aquila c’è. Le ultime vittorie contro Montesilvano, Sant, Sulmona e nel doppio confronto di questa settimana azulgrana con lo Spoltore, appurano appunto questo. Dopo la manita di Sulmona, arriva un 2-0, anche se il risultato poteva essere ancora più rotondo per gli uomini di Epifani. Sulla gara c’è davvero poco da dire. L’Aquila ha mostrato la sua superiorità attaccando con costanza e non concedendo praticamente nulla agli avversari, con Barbagallo a dormire sonni tranquilli. Dopo le reti di Marchionni e Carbonelli, nella parte finale del primo tempo ci sono state due grosse palle gol che non sono state finalizzate (con il già citato Marchionni e con Diarra). Un tris che poteva arrivare anche nella ripresa, se Carbonelli non avesse perso quell’istante di troppo per colpire a tu per tu con Palena o se Scimia avesse avuto miglior sorte nei due legni colpiti.

Fine ottobre e inizio novembre, rispetto a settembre, sono periodi nei quali si può capire se la strada percorsa è quella giusta, se l’organico è valido e cosa bisognerebbe puntellare in vista del mercato di riparazione di dicembre. Come sottolineato nel post L’Aquila-Torrese (leggi qui) era troppo prematuro soffermarsi sulle lacune della squadra, perché non era ancora chiaro il quadro. Adesso lo è di più. Se lo scorso anno la formazione aquilana di inizio stagione subiva poco (in modo particolare quando era presente Scognamiglio), ma faceva fatica non solo a segnare, ma proprio a costruire azioni salienti, ora la situazione è diversa. L’Aquila di quest’anno non solo sta dimostrando di subire poco, ma anche di creare e di trovare la via del gol con maggiore facilità. I numeri parlano chiaro con gli aquilani miglior difesa con soli quattro gol subiti e il secondo miglior attacco con 17 reti segnate, dietro solo a Il Delfino reduce dal 7-0 di ieri contro l’Alba Adriatica. Cassese nelle ultime apparizioni, ha dimostrato di essere un difensore roccioso e un avversario che nessun centravanti vorrebbe avere. Corticchia dopo un inizio non propriamente esaltante, sta facendo capire all’intera Eccellenza, che non è un caso se da ragazzo venne preso dalla Juve, vantando svariate presenze in C, oltre alla vittoria del massimo campionato regionale due anni fa con il Chieti. Le prestazioni lasciano ben sperare e ora la classifica sorride un po’ di più visto il -2 dal Giulianova.

Modulo che funziona, giocatori che cantano Epi’s on fire e un ambiente più disteso, anche in virtù di risultati confortanti. Prossimo avversario il Lanciano questo sabato e poi mercoledì contro l’attuale vice capolista Angolana. Due sfide significative per avvicinarsi ulteriormente alla vetta e continuare questo cammino per ora soddisfacente.