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Se il mitico Maurizio Mosca fosse ancora tra di noi e se per puro caso si fosse trovato ad assistere ad una prestazione dell'Aquila, sicuramente avrebbe esclamato: "Ah, come gioca Mantini". Ed in effetti il rendimento del centrocampista aquilano di queste ultime gare è stato sbalorditivo. In realtà la cosa non dovrebbe stupire particolarmente visto che Mantini (assieme a Scimia) con i suoi trascorsi in C è stato per anni fiore all'occhiello del calcio aquilano visti i suoi trascorsi in C con Teramo, Fermana e Carpi. In questi due anni qualche infortunio di troppo ha inciso sulla sua continuità, anche se ogni volta che era stato utilizzato la sua qualità emergeva. Qualità appunto, che adesso che è in forma smagliante esce pienamente: ha un tocco di palla elegantissimo, rifinisce le azioni di gioco in modo splendido e dice la sua anche in fase di contenimento. Ha anche uno stacco aereo niente male e Fanti ne sa qualcosa. Contro il Montesilvano è stato tra i migliori in campo, contro il Sulmona anche. Se a inizio stagione, anche per le consuete noie fisiche sembrava essere partito come una valida alternativa, adesso l'aquilano può prendersi la scena e dire la sua nel 4-2-3-1 da titolare. Se questo è Mantini, allora Diarra può recuperare con tranquillità e magari al suo rientro potrebbe nascere una bella e sana competizione tra due ottimi interpreti di quel ruolo. Le parole del centrocampista:
"Sono contento di essere finalmente al 100%, purtroppo l'anno scorso non ho potuto mostrare il mio valore per via degli infortuni, adesso sto tornando a riconoscermi e a fare buone cose come ai tempi della Fermana e del Teramo. Sono contento di quest'ultimo periodo e sono orgoglioso di rappresentare la mia città: spero di vestirla il più a lungo possibile. Domenica a Spoltore è una gara importantissima perchè dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto domenica. Non è facile perchè il campo è piccolo e lo Spoltore in casa è molto forte, quindi serve una grande prestazione".
