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Probabilmente visto il suo infortunio che lo ha tenuto fuori per qualche giornata, qualche tifoso sarà rimasto colpito di averlo rivisto subito titolare contro l'Angolana. Ma in un campo di battaglia come quello del Petruzzi, Boubacar Diarra era lo spartano perfetto per vincere lo scontro di Città Sant'Angelo. Il guerriero malese si è infatti rivelato un tassello importante contro i nerazzurri per ottenerere i tre punti. Appena l'Angolana provava a distendersi in contropiede, Buba andava all'assalto per rubare il pallone, uscendo quasi sempre vincitore dal duello con l'avversario. Muscoli e centimetri che ricordano i grandi centrocampisti africani che hanno fatto la storia del calcio internazionale, Diarra sta dando un contributo importante nel gruppo che è ad un passo dal vincere l'Eccellenza abruzzese. Certo mancano ancora sette partite e bisogna fare attenzione alle squadre che stanno svolgendo un campionato sopra le righe come il Pontevomano, il Capistrello e il Fossacesia. C'è però da non sottovalutare nemmeno le squadre in lotta per salvarsi perchè in quest'ultimo periodo l'Eccellenza si sta livellando verso il basso. L'Aquila che dispone di un centrocampo di qualità. Diarra infatti, è spesso in lotta per un posto con Mantini che nell'ultimo periodo ha palesato di stare in un ottima forma. Tra i due c'è però una sana competizione poichè fuori dal campo hanno instaurato una bella e sincera amicizia. Queste le parole del centrocampista ad Atuttocalcio.tv:
"Adesso sto molto bene, ho passato un momento difficile perchè sono stato a lungo fuori. Sono passate tre settimane dal mio ritorno in campo, anche perchè volevo tornare più forte di prima. La gara contro l'Angolana è stata molto combattuta, perchè giocata su un campo difficile. Ha piovuto tutta la giornata, anche durante la partita, ma ci tenevamo a vincerla e siamo riusciti a portarla a casa. Non dobbiamo pensare che stiamo a +10 dal Giulianova e a +13 dall'Angolana perchè mancano ancora sette finali e dobbiamo restare concentrati e non sottovolature nessuno, comprese le squadre di bassa classifica che sono pericolose da affrontare, specie in casa. Per questo motivo dobbiamo essere veloci a concretizzare fin da subito le azioni da gol. Mantini? C'è un rapporto fraterno. Dal primo giorno che sono qui a L'Aquila, ho visto in lui qualcosa di speciale, per me è un fratello: ci tengo tanto a lui. La nostra forza è proprio questa: ci giochiamo il posto e poi la sera usciamo insieme. L'Alba? Una gara difficile visto che viene da un buon momento, bisogna affrontarla come si deve".
