Ancora non è chiaro come sarà composto, ma già dalle prime giornate di mercato si può intuire che il prossimo Girone F di Serie D sarà fortemente competitivo. Quattro grandi piazze come Campobasso, Chieti, L'Aquila e San Benedetto (rigorosamente in ordine alfabetico) e stanno costruendo delle vere e proprie corazzate con l'ambizione di tornare a solcare i campi del professionismo. Si aggiunge poi che la squadra sorpresa alla fine esce sempre e che bisognerà capire quale delle laziali andrà completare il raggruppamento. E in un girone che si prospetta infuocato, il Notaresco dove si collocherà? Il club rossoblù dove aver lottato con le unghie e con i denti per la permanenza nel quarto campionato nazionale proverà comunque a dire la sua. Abbiamo chiesto un parere al presidente Luigi Di Battista. Ecco la seconda parte dell'intervista dopo quella uscita la scorsa settimana:
Presidente, molto probabilmente il prossimo anno il Girone F sarà caratterizzato da quattro grandi piazze come San Benedetto, Chieti, L'Aquila e Campobasso. Lei come vede questo nuovo torneo?
Probabilmente queste quattro squadre saranno le protagoniste, dal mio punto di vista la favorita alla vittoria finale è L'Aquila, anche se il Chieti si sta muovendo molto bene. Ci saranno tanti club attrezzati, ma attenzione anche alle sorprese...
Ad esempio il Notaresco?
Perchè no. Io credo che stiamo facendo una bella squadra in sintonia con il direttore e con il nostro mister Bruno. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni.
Il fatto che ci sono società come San Benedetto, Chieti, L'Aquila e Campobasso che si stanno imponendo sul mercato, può influire anche sul mercato delle altre squadre?
Può essere perchè il campionato si sta livellando verso l'alto. Ad esempio anche noi avevamo sondato determinati profili, per poi decidere di puntare su altri giocatori in virtù dei tanti campioni che l'anno prossimo saranno protagonisti del Girone F.
Bruno scommessa vinta?
Non parlerei di scommessa perchè sapevamo che aveva le capacità per fare l'allenatore. Dopo la fine dei rapporti con De Patre, dovevamo trovare un sostituto e sapevo che Bruno aveva il patentino per poter allenare. Era un periodo molto complicato, perchè la squadra era agli ultimi posti e trovare un altro allenatore era un'impresa: chi si prendeva la briga di guidare una squadra così vicina alla retrocessione? Allora optai per Bruno e lui ebbe il coraggio di mettersi alla prova, il resto è storia. Lo stiamo vedendo anche ora durante la ricostruzione della rosa: è l'uomo giusto per noi.
Nelle ultime settimane si parlava di possibili ingressi societari, ciò non avverrà?
No, assolutamente tengo a ribadirlo: non ci sarà alcun ingresso societario.