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Quello che sta succedendo al Miglianico Lanciano o Lanciano Fc, chiamatelo come volete, è qualcosa che sta superando i limiti della realtà o addirittura della più semplice delle cose. Un presidente Valeriano Palombaro, che continua imperterrito a raccontare che è tutto a posto, che c'è armonia, che tutto è stupendo, meraviglioso e scintillante. Dall'altra un gruppo di soci che a suon di comunicati lo sconfessa in maniera netta, tirando in ballo la sua onestà, la sua serietà e la sua totale inaffidabilità. Debiti a ripetizione con giocatori, staff tecnico, ristoranti e titolari di alloggi che stando alle ultime news ricevute, sono sul punto di sfrattare i calciatori.
Già i ragazzi che scendono in campo, ormai esasperati, frustrati e completamente delusi. Fiaccati nello spirito ma soprattutto nel morale, e nella volontà di allenarsi e sudare in mezzo all'erba di uno stadio. Anche oggi Alessandroni, De Santis e compagni si sono rifiutati di mettersi gli scarpini e trovarsi agli ordini del loro mister. Roberto Contini sentito telefonicamente è un uomo deluso e rammaricato per tutto quello che sta vivendo, l'ex bomber di Chieti, Penne e Francavilla ha deciso di raccontarci qualcosa ai nostri taccuini.
Siamo con il morale sotto terra, viviamo una situazione che nemmeno si può definire paradossale, perchè andiamo avanti senza sapere quello che potrà succedere domani. Proprio in mattinata avevo sentito il presidente Palombaro e francamente avevo ritrovato un pò di ottimismo, ma dopo l'ultimo comunicato e la sua rinuncia a confrontarsi ancora con la squadra, penso che non ci sia più un futuro. I giocatori sono a pezzi e io assieme allo staff tecnico non sappiamo più come andare avanti. Domenica c'è il forte rischio di non giocare, i ragazzi non ne hanno voglia e giustamente intendono proseguire la protesta, siamo senza prospettive e si rischia di vanificare tutto quello che è stato fatto finora. Ho finito le parole onestamente.
Elenio Di Filippo e Nicola D'Ottavio si sono chiamati fuori da questo "manicomio", rassegnando le dimissioni e di certo non lesinando parole di fuoco verso Palombaro che ormai sembra rimasto da solo, la tifoseria è in aperta contestazione, e un comunicato diffuso qualche giorno fa era piuttosto chiaro su ciò che vorrebbe la tifoseria rossonera in questo momento. Intanto il sottoscritto, che ha seguito da vicino le vicissitudini di questa società, si è posto alcune domande
Ma a Miglianico in questo momento cosa staranno pensando di quello che sta accadendo ? Lo sapevano che sarebbe finita cosi ? Qualcuno dice di si, qualcun'altro se lo immaginava, addirittura si invoca la restituzione del titolo sportivo ma crediamo non sia cosi semplice.
Ma il sindaco di Lanciano che a Luglio aveva celebrato l'arrivo di Palombaro definendolo (sentito con le mie orecchie) un progetto "serio, vincente e di lunga durata" adesso cosa starà pensando ? Premettiamo che il dottor Paolini non ha colpe, e ci mancherebbe altro, ma un suo interessamento sulla vicenda sarebbe un segnale forte anche per i cosiddetti "attori" di questa commedia.
Il Guido Biondi che versa in uno stato pietoso dove degrado e sporcizia la fanno da padrone, adesso che fine farà ? Abbandonato al proprio destino ? Voglio sperare non sia così anche perchè quello stadio è un patrimonio del calcio abruzzese.
Ma cosa starà pensando Max Pincione ? Osteggiato, ripudiato, contestato e anche esiliato a San Vito. Da cronista mi piacerebbe sapere il suo pensiero....
Piccola chiosa finale dedicata al San Giovanni Teatino, al Rapino, al Castelfrentano, alla Casolana e via discorrendo a tutte quelle società di calcio che esistono per amore del proprio paese, dei propri colori, e di questo sport che ormai ha preso una brutta deriva, ma forse queste "piccole" realtà possono ancora raccontarci qualcosa di bello.
Continueremo a seguire quello che succederà, con un occhio a domenica pomeriggio per sapere se i rossoneri giocheranno contro il San Salvo oppure no. Il film ancora non è finito, e non si escludono colpi di scena di quelli che lasciano a bocca aperta.
