Giallo a Sante Marie: la Pro Paterno condanna fermamente l'aggressione durante la partita di Terza Categoria
Nell'ambito del calcio dilettantistico, dove lo spirito sportivo dovrebbe prevalere, un recente episodio ha colpito la comunità sportiva locale. La dirigenza del Pro Calcio Paterno ha pubblicamente denunciato un'aggressione avvenuta durante la gara di domenica scorsa contro il Sante Marie, match valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Terza Categoria.
Attraverso un comunicato diffuso sui canali social (in foto e in allegato), i dirigenti della squadra biancoazzurra, che ci hanno sensibilizzato sul punto, hanno esposto con indignazione gli eventi spiacevoli che hanno coinvolto sia i giocatori che i sostenitori presenti sugli spalti durante la partita.
"Durante la gara svolta oggi a Sante Marie, la nostra squadra, nonché i nostri sostenitori sugli spalti, sono stati oggetto di gesti violenti (calcio, pugni, teste e lanci di sassi dalla tribuna) da parte di persone, che non possono essere chiamate né giocatori né uomini, del Sante Marie e dei loro tifosi. Violenze che ci hanno costretto a far intervenire i carabinieri. Oggi si sono verificate situazioni che non riguardano niente con lo sport, atteggiamenti antisportivi di pseudo-atleti, che avevano un unico obiettivo, quello di intimorire e minacciare, con violenze fisiche i nostri tesserati. Una sola parola: VERGOGNA!!"
Le affermazioni della dirigenza del Pro Calcio Paterno delineano un quadro allarmante e sconcertante, sottolineando la presenza di comportamenti antisportivi da parte di alcuni individui legati alla squadra di Sante Marie. La violenza fisica, gli insulti e gli atteggiamenti intimidatori sono stati condannati senza mezzi termini e la dirigenza ha ritenuto necessario intervenire immediatamente coinvolgendo le forze dell'ordine.
Il post sui social ha suscitato una reazione diffusa, con numerosi commenti di condanna nei confronti degli aggressori e di solidarietà nei confronti della Pro Paterno. La comunità calcistica locale si è unita nel respingere qualsiasi forma di violenza e antisportività, richiedendo che vengano prese le giuste misure disciplinari nei confronti dei responsabili.
L'episodio ha messo in luce la necessità di promuovere e difendere i valori dello sport, ribadendo che il calcio dovrebbe essere un'occasione di confronto e divertimento, lontano da comportamenti violenti e diseducativi. La LND Abruzzo è ora chiamata a indagare sull'accaduto e ad adottare eventuali provvedimenti disciplinari per preservare l'integrità e il rispetto nell'ambito delle competizioni di Terza Categoria.