Canistro. Persia risponde a Cianfaglione: 'Meglio che pensi a ciò che hanno causato e non ai miei ragazzi'
A poche ore dalle durissime dichiarazioni di Marcello Cianfaglione, presidente della Polisportiva Marruvium, giungono anche le prime reazioni da parte della società tirate in causa. Tra queste il Canistro che tramite il suo addetto stampa Alessandro Persia, il quale contattandoci ha chiesto di poter rispondere con una nota ufficiale a quanto detto dello stesso Cianfaglione.
Di seguito in virgolettato le parole del dirigente rovetano Alessandro Persia:
" I miei ragazzi non vanno assolutamente etichettati, accusati o attaccati - Esordisce Persia - Loro come tanti in queste categorie fanno dei sacrifici visto che non percepiscono stipendi per cui mi preme il fatto di doverli difendere da quanto ha detto nelle sue dichiarazioni Cianfaglione. Anzi, dirò di più;
Visto che il presidente del Marruvium si vanta dei suoi quarantennali anni passati da segretario, dovrebbe avere bene in mente che per rinviare una partita ci deve essere l'accordo di ambedue le società, non deve essere una cosa unilaterale. Se ha qualcosa da ridire contro il Comitato, che lo faccia, ma senza metterci in mezzo società che non c'entrano nulla con quello che è accaduto. Tipo noi o il Preturo.
Nel caso del rinvio contro l'Aielli, visto che ha tirato in causa la Sagra della Castagna, il rinvio della partita è giunto dopo che:
- Le società di comune accordo hanno optato per lo spostamento;
- Ma sopratutto per motivi di ordine pubblico, visto che il parcheggio dello stadio di Canistro per ordini di viabilità era adibito a parcheggio e quindi tutti i visitatori venivano convogliati in questa area riconosciuta come centro di ritrovo per pubblico e mezzi.
Non vi erano per cui le condizioni per poter disputare in sicurezza la partita. Veniamo da due campionati vinti negli ultimi cinque anni e non mi sento di farmi etichettare come ha fatto il presidente Cianfaglione".