Va al Paganica la Coppa Provincia under 19. I ragazzi di miser Garofoli battono con un perentorio 0-4 i pari età del Carsoli prendendosi la rivincita dopo esser arrivati secondi proprio dietro ai biancazzurri, quest'ultimi protagonisti di una stagione trionfale, condita da tutte vittorie (tredici) ed una sola sconfitta.
Partita in completo controllo degli aquilani che sin dai primi minuti di gioco danno la sensazione di controllare le operazioni e così sarà per tutti i novanta minuti. Sugli spalti del neutro dell'impianto Giuseppe Lo Stracco di Bugnara presente invece il pubblico delle grandi occasioni, spazi quasi insufficienti per contenere le oltre 200 persone presenti di cui più di 150 giunte da Carsoli.
Sulla gara, poco da dire il risultato la dice lunga sulla superiorità del Paganica che sin dai primi minuti fa capire di averne di più. Sugli scudi il tridente a disposizione di mister Garofoli, Corona, Paolucci e Di Francescantonio. Una spina nel fianco della retrogardia biancazzurra invece la prestazione del calsse 2006 Nicolò Centi.
In casa Carsoli mister Pappalardo affida le chiavi del gioco all'estro di Giuseppe Mandara. Bartolucci e Maleca freschi di convocazione in rappresentativa provinciale agiscono nella dorsale centrale del campo.
La cronaca. Parte forte il Paganica che tra il quarto ed il sesto minuto sfiora tre volte il vantaggio prima con Di Francescantonio, respinge De Santis, poi con Paolucci che a due passi viene stoppato in corner e poi con Thomas Centi sugli sviluppi di un angolo.
18' Ancora Paganica pericoloso, da corner è ancora Di Francescantonio a colpire ma la sua volè finisce alla destra di De Santis. Gli aquilani, sono in forma, il Carsoli non trova sbocchi e dopo appena tre minuti Di Francescantonio avrebbe ancora la palla dello 0 a1. ma anche questa volta non è preciso nel centrare il bersaglio grosso.
37' Corona, prezioso il suo lavoro in attacco trova l'ennesimo pertugio per chi sembra avere la porta stregata, Di Francescantonio si gira e calcia De Santis si oppone ancora.
La squadra di Pappalardo prova a reagire e alla prima occasione utile ci prova con Mandara. Il numero deci sda calcio di punizione da però solo l'illusone del gol. Sulla ripartenza di questa azione il Paganica però la sblocca, lancio dalle retrovie, Corona la spizza, fatale è l'incertezza di Jacopo De Santis, questa volta Di Francescantonio è cinico e fa 0-1.
Nel secondo tempo ci si aspetta un Carsoli diverso, tutti i più di 150 supporters vogliono il pareggio. Al decimo sulla punizione di Mandara, Rossi è in ritardo per il tap-in.
Il Carsoli tenta di alzare il baricentro ma al tredicesimo il parziale cambia ancora, Rossi ferma cosi Corona per il direttore di gara è rigore, impeccabile nella realizzazione Di Pompeo 0-2.
Al 18' altro colpo di scena, Pulcini batte veloce, Di Battista è al posto sbagliato al momento sbagliato, secondo giallo e Paganica in dieci. Aquilani in difficoltà? No! Un minuto ed è 0-3, Nicolò Centi vince il duello con Maleca, miracolo di De Santis che nulla può sulla ribattuta di Corona che firma il tris.
Altro giro di lancette e siamo dall'altra parte, episodio da moviola che alimenta le proteste biancazzurre, Di Pompeo nel liberare l'area calcia su Coletti, il braccio di quest'ultimo sembra largo ma l'arbitro lascia correre. Giudicate voi!
27' Il Carsoli ci prova, ma oggi non è giornata. Punizione da destra, Botta non esce ma Bartolucci non è incisivo.
Al 29' é Il Paganica che sfiora il Poker ma il neo entrato Tennina spreca così davanti a De SAntis. Dieci minuti più tardi è invece Paolucci a sprecare un ottimo pallone lavorato sulla destra da Tarquini, tutto bene tranne la precisione.
Lo 0-4 è nell'aria e in peno recupero arriva inesorabile. L'Asse è lo stesso, cambia il finalizzatore, Paolucci serve Tarquini ci mette l piattone. Poker e Coppa Provincia che prende la via del capoluogo. Al Carsoli l'onore delle armi al Paganica il merito di averne avuto di più durante il match.
Nel post gara spazio a parte dei protagonisti che hanno lavorato comunque per un stagione più che positiva in casa Carsoli, anche dalle sconfitte bisogna saper crescere.