Dopo un periodo di assenza il vice presidente dell'Amiternina Pagliari risponde presente. Segno che l'attaccamento alla società c'è ancora. A seguito dell'intervista al ds Barbanti, il vice patron giallorosso ha voluto chiarire la sua personale posizione tramite una nota che riportiamo.
E' si importante circostanziare, con dei distinguo, che le problematiche derivanti dalla stagione passata, ma oggi si pagano, non sono frutto dell'operato di Pagliari, ma il cuore del problema probabilmente è un altro. Aldilà delle responsabilità e delle precisazioni sulla situazione attuale è chiaro che Barbanti ha posto l'accento, con le sue dichiarazioni, sulla richiesta di una maggiore collaborazione in seno al club giallorosso. Probabilmente l'intesa di inizio anno, nel tempo, si è sfilacciata per gli impegni lavorativi degli uni e degli altri, ma se si vuole veramente il bene dei colori giallorossi tutti devono dare, ora, il loro fattivo contributo.
Se la classifica non sorride all'Amiternina è opportuno che tutti i dirigenti scoppitani, da Palombella a Sarra, facciano uno sforzo in più per far si che eventuali divergenze diventino un punto di forza da cui ripartire con entusiasmo e nuovo impegno, per guadagnare una salvezza che tutti da Barbanti a Pagliari vogliono perseguire.
La nota di del vice presidente:
"Innanzi tutto vorrei sottolineare che il Direttore - credo per bontà o per non conoscenza dei fatti - nel dichiarare che le problematiche finanziarie dello scorso anno sono state provocate anche dal sottoscritto, abbia dichiarato una cosa assolutamente falsa e priva di ogni elemento di fondatezza. Infatti è bene sottolineare che non ho mai rivestito ruoli dirigenziali che riguardano la gestione economico finanziaria della società ma il mio impegno è sempre stato dedicato all’organizzazione, alla logistica e allo sviluppo delle infrastrutture sportive di cui, credo, aver lasciato una positiva evidenza. Aggiungo che, quando è stato necessario, ho adempiuto ad impegni assunti per conto dell’Amiternina personalmente, al pari di altri dirigenti tutt’ora nella compagine societaria.
Capisco che nei momenti di difficoltà si cerchi sempre l’alibi più remoto che, in questo caso, non và certo ricondotto alla presenza o all’impegno di una singola persona, sia essa un dirigente, un direttore, un tecnico o un atleta. Credo che quando si crea una difficoltà spesso sia figlia di una carenza più ampia che, nel caso di specie, poiché non conosco bene tutte le circostanze, non mi permetto lontanamente di giudicare.
Detto ciò auguro ai dirigenti, ai tecnici e agli atleti dell’Amiternina di riuscire a superare, nel più breve tempo possibile, questo momento di difficoltà sportivo e che possano quanto prima esultare per il raggiungimento della salvezza del campionato 2013 – 2014."