Calcio giovanile. Valle Aterno Fossa, quando i piccoli sono il fiore all'occhiello
Non solo schemi e allenamenti ma soprattutto educazione, socializzazione e crescita. Questa la ricetta vincente che da quasi 20 anni permette alla Polisportiva Valle Aterno Fossa di "allevare" giovani talenti, capaci di ben figurare nelle varie competizioni sia per meriti sportivi che per disciplina. Ripercorrendo un pò la storia del sodalizio giallorosso scopriamo che nacque nel 1996 da una idea di Vincenzo Calvisi sotto il nome di Valle Aterno. Dopo le iniziali difficoltà si unì alla Polisportiva Fossa dando vita alla Valle Aterno Fossa, con l'intento di promuovere e valorizzare il calcio giovanile nella periferia Est dell'Aquila.
Dai 15- 20 allievi iniziali si è arrivati oggi ad una quota superiore ai 120 ed il Prof. Massimo De Rosa rappresenta sicuramente uno dei principali artefici di questa positiva evoluzione. Accanto a lui la Dott.ssa Federica Bifolchi, punto di riferimento della categoria "Primi Calci".
Sono entrato a far parte della Valle Aterno nel 1999 - afferma De Rosa - e dopo quasi 15 anni di attività mi ritengo pienamente soddisfatto. Non nego le difficoltà e gli sforzi profusi ma credo che i traguardi raggiunti siano la migliore ricompensa per il lavoro svolto. Alla base del nostro operato ci sono la crescita e l'aggregazione dei ragazzi intesi come miglioramento continuo degli aspetti comportamentali ed educativi. Già a partire dall'attività di base, quella cioè riservata ai più piccini, cerchiamo di affiancare alla componente ludico-sportiva delle iniziative quali manifestazioni e tornei fondamentali nella gestione di fasce di età molto delicate.
Analizziamo gli aspetti sportivi. Cono appena terminati i campionati, soddisfatto dei risultati conseguiti?
Molto. Con la categoria Allievi abbiamo ben figurato nel campionato Provinciale. Con l'attività di base abbiamo preso parte a tutti i campionati ottenendo un buon punteggio nella classifica meritocratica. Questo ci ha permesso di essere invitati dalla Federazione a partecipare a tornei di fine stagione di rilevanza nazionale.
Come si configura la prossima stagione?
A breve riprenderemo il via. L'obiettivo è quello di migliorarsi sempre, il nostro staff è un connubio di professionalità e passione. Dal punto di vista clacistico abbiamo tecnici preparati e competenti, lo dimostra il fatto che qualche nostro ragazzo ora fa parte delle giovanili di società blasonate. In ultimo contiamo anche di poter essere utili, come in passato, alla nostra Prima Squadra che parteciperà al campionato di Prima Categoria.
Dott.ssa Bifolchi, è curioso vedere una donna alle prese con bambini che giocano a calcio.
La mia è una passione, oltre che per il calcio soprattutto per lo sport in generale. Sono laureata in Scienze Motorie e questo dice tutto, da tre anni collaboro con la Valle Aterno Fossa ed ho sposato appieno il progetto giallorosso. E' importante che prima di divenire bravi calciatori i ragazzi crescano in maniera sana e serena.
Di cosa ti occupi nello specifico?
Sono allenatrice della categoria Primi Calci all'interno della quale militano bambini di 5- 6 anni. Devo dire che è una fascia d'età molto delicata e ciò richiede un impegno non indifferente. Curo in particolare la motricità e la crescita fisica dei bambini. A questi livelli il calcio giocato passa in secondo piano.
Parli poco di calcio dunque ai tuoi allievi?
Si, li seguo soprattutto dal punto di vista dello sviluppo fisico e mentale. Diciamo che getto le basi affinchè possano giocare a calcio nel migliore dei modi. Non abbandonerei mai questo ruolo perchè mi piace troppo lavorare con i bambini.
Il tuo fidanzato è un calciatore (Gustavo Bafile, Centrocampista del Poggio Barisciano). Chiedi mai consigli a lui?
Il calcio ci accomuna, ma lo viviamo in maniera diversa. Inoltre lui è tifoso della Juve ed io della Lazio. Potete immaginare...
Come ti vedi da qui ai prossimi anni?
Squadra che vince non si cambia, pertanto spero di rimanere qui all'interno dello staff della Valle Aterno. Confido nel futuro in una maggiore collaborazione con i genitori al fine di portare avanti congiuntamente il percorso di crescita dei ragazzi. Il nostro ruolo di educatori ed allenatori insieme al loro deve procedere di pari passo.
Per entrambi. Un saluto particolare a chi lo rivolgereste? Propongo Mauro Nardecchia, che ne dite?
De Rosa: Mauro, il nostro preparatore dei portieri. Encomiabile la sua passione e la sua attenzione verso i ragazzi.
Bifolchi: E' un mito, tutti gli vogliono bene. Il calcio e lo sport hanno bisogno di persone così.