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Sulmona. Di Marcantonio replica alle accuse: "Pretendo rispetto per il mio lavoro"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Luciano Di Marcantonio in risposta ad un articolo apparso sulla nostra testata.

"Non sono stato un traghettatore ma un allenatore chiamato dalla società che aveva inteso affidarmi una squadra ancora a zero punti dopo otto giornate. Dopo aver specificato il mio ruolo nel contesto del Sulmona calcio intendo difendermi dall’accusa secondo cui, visti i numeri, non sarei stato all’altezza della categoria. In un’annata così negativa sotto tutti i punti di vista non si possono attribuire responsabilità a chi ha lavorato tra mille problemi. Per quel che mi riguarda, se non sono stato messo nelle condizioni di lavorare secondo le mie aspettative, non cerco giustificazioni e non vado a ledere la dignità di nessuno come invece fa chi mi accusa il quale arriva anche a riconoscere giustamente che l’organico dei giocatori avuto a disposizione non era di categoria. Consapevoli della realtà non si può successivamente far finta di niente perché tutto possiamo fare meno che prenderci in giro. Se su tredici partite ne ho perse sette per un solo gol di scarto (come sul difficile campo della vice capolista Paterno), basta poco a capire che se si fosse provveduto a prendere una punta vera si sarebbe arrivati a rinforzare l’organico che, come viene riconosciuto, non è stato adatto per la categoria. Questo è quello che è mancato. Appare un’assurdità esprimere giudizi negativi sull’operato degli allenatori come è ugualmente assurdo fare paragoni tra loro perché pur cambiando gli interpreti si possono raccogliere i frutti di chi ha lavorato in precedenza. A dimostrazione di ciò il mio successore Antonio Antonucci dopo la seconda partita disputata ha testualmente affermato: “se giochiamo bene il merito è anche del vecchio allenatore che ha lasciato la squadra in ottime condizioni fisiche”. Ignorando la realtà e credendo di essere custodi della verità si fa la figura di persone arroganti e presuntuose che vogliono solo del male alla città a differenza di chi, come me, vuole fare qualcosa per Sulmona".

Luciano Di Marcantonio